Consapevolezza
Il termine deriva dal latino conscientia, a sua volta derivato di conscire, cioè “essere consapevole, conoscere” (composto da cum e scire, “sapere, conoscere”) e indica la consapevolezza che la persona ha di sé e dei propri contenuti mentali.
Essere consapevoli significa osservare tutto ciò che è in noi e al di fuori di noi, senza giudicare; prestare attenzione al qui ed ora. E’ un processo che permette una maggiore autonomia rispetto alle scelte di vita e quindi permette di esplorare ed integrare nuove acquisizioni in merito alla percorso evolutivo.
M. Spagnuolo Lobb ci parla di “risensibilizzare il confine di contatto” (punto in cui si verifica l’esperienza). Nella cura gestaltica viene intesa anche come la presenza ai sensi.
La consapevolezza ci rende diversi gli uni dagli altri e ci porta ad essere sempre più vicini. L’unicità e la sacralità dell’individuo si fondono creando una danza diadica nutriente.
Le strategie volte al potenziamento della consapevolezza mirano a favorire il senso delle nostre capacità e abilità, della globalità percepita dal nostro apparato sensoriale, motorio, cognitivo. Ci spingono a stare soprattutto nella dimensione del presente, del “qui e ora”, piuttosto che tendere a rievocare costantemente il passato o fuggire nel futuro. Infatti, alterare eccessivamente e confondere le diverse dimensioni temporali con il pensiero (per es. pianificando dettagliatamente) è spesso un modo per evitare di concentrarci sul “dove siamo”, “cosa vogliamo”, “cosa pensiamo”, “cosa ci interessa” in un determinato momento.
Pare evidente come queste considerazioni siano valide non soltanto per la vita personale degli individui, ma anche per le attività personali e lavorative. Fra i diversi livelli del nostro funzionamento psichico-cognitivo, emotivo e comportamentale esistono costantemente scambi e interazioni. Questa interdipendenza può essere causa di circoli sia viziosi che virtuosi. Poniamo come esempio di circolo virtuoso un successo conseguito nella propria attività lavorativa. Tale successo determinerà un vissuto di soddisfazione e di gioia (livello emotivo), favorendo al contempo il rafforzamento del senso di autocompetenza (livello cognitivo), e faciliterà l’assunzione di iniziative e di metodologie innovative di lavoro (livello comportamentale).
La consapevolezza è una qualità che ogni essere umano possiede e può essere rafforzata dando origine a delle scelte più congrue, all’essenza stessa dell’individuo.
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